Come fiumi in piena che straripano e inondano tutto ciò che li circonda, così i devoti di Sant’Agata con il tradizionale sacco bianco, riempiono le strade della città di Catania per onorare la santa patrona.
Sant’Agata, infatti, è la terza festa religiosa più famosa al mondo, dopo la Settimana Santa di Siviglia e la Festa del Corpus Domini di Guzco in Perù, proprio per sentita partecipazione dei cittadini catanesi e di tutte le persone che raggiungono la città etnea dal 3 al 5 Febbraio per vivere le emozioni, il folklore e la spiritualità di questa festa.
È stato stimato, infatti, che a Catania in quei giorni si raggiunge circa un milione di persone fra devoti alla santa dei miracoli siciliani , oltre che da turisti e curiosi provenienti da tutto il mondo. Insieme con il Patrimonio dell’Umanità delle città tardo barocche della Val di Noto (Sicilia sud orientale) conferito dall’UNESCO nel 2002, la Festa di Sant’Agata risulta come Bene Etneo Antropologico Patrimonio dell’Umanità della Città di Catania nel mondo dal 2005. Le origini della venerazione della patrona si fanno risalire all’anno seguente al martirio della giovane Agata, ovvero nel 252.
Maggiore incertezza vi è riguardo all’inizio della celebrazione della festa. I primi festeggiamenti avvennero, infatti, soltanto spontaneamente il 17 agosto 1126 quando, dopo 86 anni le spoglie della Santa, che erano state rubate e trasferite a Costantinopoli, vennero riportate in città da due soldati. Inizialmente i festeggiamenti erano tenuti soltanto all’interno della cattedrale ma dal 1376, anno di costruzione della vara (fercolo), in legno, si presume che siano iniziati i festeggiamenti così come li conosciamo oggi, con la processione per le vie della città. Inoltre, quel che si sa è che fino al 1692 la festa si svolgeva in un giorno solo, il 4 febbraio. Dal 1712 la festa assunse un’importanza maggiore venendo strutturata su due giornate, il 4 e 5 febbraio. Ciò si deve probabilmente in gran parte al fatto che in seguito al devastante terremoto del 1693 la città fu ricostruita ed assunse dimensioni sempre maggiori, tanto da non rendere possibile la processione e il giro dei quartieri in un giorno soltanto.